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Vitamina A alta

Cosa si intende per Vitamina A alta

La vitamina A è un nutriente essenziale che il nostro corpo utilizza per la vista, la crescita cellulare e il sistema immunitario. Quando i suoi livelli nel sangue superano i 90 mcg/dL (3,15 μmol/L), parliamo di vitamina A alta o ipervitaminosi A. Questa vitamina liposolubile si presenta in due forme principali: il retinolo, la forma attiva presente negli alimenti di origine animale, e i carotenoidi come il beta-carotene, presenti nei vegetali colorati. A differenza delle vitamine idrosolubili che vengono facilmente eliminate, la vitamina A si accumula nel fegato e nei tessuti grassi, rendendo possibile un sovradosaggio.

La misurazione della vitamina A avviene attraverso un esame del sangue che quantifica principalmente il retinolo sierico. Tuttavia, questi valori possono essere influenzati da vari fattori come infezioni, malattie epatiche o stato nutrizionale generale. Il corpo ha una notevole capacità di immagazzinare vitamina A: le riserve epatiche possono durare mesi o addirittura anni. Questo sistema di accumulo, che in passato rappresentava un vantaggio evolutivo per sopravvivere a periodi di carenza alimentare, oggi può diventare problematico quando si assumono dosi eccessive attraverso integratori o alimenti molto ricchi di questa vitamina.

È importante distinguere tra l'intossicazione acuta, che si verifica dopo l'assunzione di dosi massicce in un breve periodo, e quella cronica, risultato di un consumo eccessivo prolungato nel tempo.

Cause della Vitamina A alta

La causa più comune di vitamina A alta è l’assunzione eccessiva di integratori contenenti retinolo o derivati sintetici della vitamina A. Questo può avvenire per errore di dosaggio, automedicazione non controllata o uso prolungato di prodotti vitaminici per la pelle, la vista o il sistema immunitario. Anche alcuni farmaci a base di retinoidi, utilizzati nel trattamento dell’acne o di altre condizioni dermatologiche, possono contribuire ad aumentare i livelli ematici se assunti senza un attento monitoraggio medico.

Oltre all’integrazione, in rari casi l’eccesso può essere legato a disfunzioni epatiche che alterano il metabolismo e l’accumulo della vitamina A. Anche una dieta eccezionalmente ricca di fegato (che contiene grandi quantità di retinolo) potrebbe causare un sovradosaggio in soggetti predisposti, se protratta nel tempo. Tuttavia, i carotenoidi presenti negli alimenti di origine vegetale (come beta-carotene in carote e zucca) non determinano un rischio di tossicità, in quanto la loro conversione in vitamina A è regolata dall’organismo in base al fabbisogno.

 

Sintomi della Vitamina A alta

L'eccesso di vitamina A crea una serie di problemi che possono essere inizialmente scambiati per altre condizioni, rendendo la diagnosi non sempre immediata. I sintomi variano notevolmente a seconda che si tratti di un'intossicazione acuta, dovuta all'assunzione di dosi massicce in poco tempo, o cronica, risultato di un consumo eccessivo prolungato. 

I principali sintomi della vitamina A alta includono:

  • Mal di testa intenso e persistente
  • Nausea e vomito
  • Pelle secca, screpolata e che si squama
  • Perdita di capelli
  • Dolori articolari e ossei
  • Stanchezza e irritabilità
  • Visione offuscata
  • Perdita di appetito e perdita di peso
  • Ingrossamento del fegato
  • Fragilità ossea e dolori muscolari

La tossicità cronica da vitamina A può avere conseguenze particolarmente serie. Le ossa diventano fragili e più soggette a fratture, un effetto paradossale considerando che la vitamina A dovrebbe supportare la salute scheletrica. 

Come abbassare i livelli di Vitamina A alta

Per ridurre i livelli di vitamina A alta nel sangue è essenziale interrompere immediatamente l’assunzione di integratori e farmaci contenenti retinolo o retinoidi. Nei casi lievi, questa semplice misura è spesso sufficiente a riportare i valori nella norma nel giro di poche settimane, grazie alla naturale eliminazione dell’eccesso da parte dell’organismo. Nei casi più severi o cronici, invece, può essere necessario il supporto medico per trattare eventuali danni epatici, sintomi neurologici o squilibri ossei provocati dalla tossicità della vitamina.

Oltre alla sospensione dei supplementi, è utile limitare temporaneamente il consumo di alimenti molto ricchi di vitamina A, come il fegato e alcuni derivati animali. L’idratazione corretta, una dieta equilibrata e il monitoraggio della funzionalità epatica sono raccomandati per facilitare il recupero. In alcune situazioni, il medico potrebbe suggerire esami aggiuntivi per valutare eventuali complicanze e stabilire un piano terapeutico più mirato. È sconsigliato adottare soluzioni fai-da-te, soprattutto in presenza di sintomi importanti o patologie concomitanti.

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