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21 ottobre 2022
Quando fare il vaccino antinfluenzale? Tutto ciò che c’è da sapere

Quando fare il vaccino antinfluenzale? Tutto ciò che c’è da sapere

Malanni di stagione in arrivo: ecco quando fare il vaccino antinfluenzale

Le temperature si abbassano e con loro, puntuali, ecco che arrivano i malanni di stagione: raffreddore, tosse e influenza. Per fortuna, però, esiste un’arma efficace che aiuta a difendersi, ovvero il vaccino antinfluenzale che permette di giocare d’anticipo, in maniera intelligente e consapevole.

Ma quando fare il vaccino antinfluenzale e quali sono le sue caratteristiche?

Per rispondere a queste domande abbiamo creato una piccola guida che ti toglierà ogni dubbio.

Cos’è il vaccino antinfluenzale e per chi è raccomandato?

Il vaccino antinfluenzale è un preparato biologico che consente di ottenere l’immunità nei confronti di un agente patogeno, inducendola artificialmente. In questo caso specifico, viene attivata la protezione nei confronti di quattro virus influenzali (due di tipo A e due di tipo B) che si ritiene siano i più diffusi nella stagione invernale. La composizione del vaccino, infatti,  viene aggiornata ogni anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla base dei virus isolati nel corso della stagione precedente.

Il vaccino viene somministrato con la classica iniezione intramuscolare nel braccio, anche se ne esiste uno in spray nasale, utilizzato per la vaccinazione dei bambini. 

È sempre il Ministero della Salute a indicare le linee guida per la somministrazione e quali sono le fasce di età o i soggetti maggiormente a rischio. Gli esperti consigliano a tutti di effettuare il vaccino antinfluenzale; tuttavia, ci sono persone, soggetti e categorie per cui la vaccinazione è particolarmente raccomandata.

Ecco le categorie a cui il vaccino antinfluenzale è fortemente indicato:

  • Bambini fra 6 mesi e 6 anni
  • Persone di età maggiore o uguale a 6 anni e minore di 60 con malattie croniche
  • Persone di oltre 60 anni
  • Donne in gravidanza
  • Donne nel periodo “post-partum”
  • Familiari e contatti (sia bambini che adulti) di soggetti ad alto rischio
  • Personale sanitario
  • Personale delle forze dell’ordine

Proprio per la loro natura di soggetti “a rischio”, il vaccino viene loro offerto gratuitamente dallo Stato.

Quando fare il vaccino antinfluenzale: meglio in autunno o in inverno?

Naturalmente, l’efficacia del vaccino influenzale è variabile e cambia da una persona all’altra: può dipendere dall’età, dallo stato di salute del soggetto che lo riceve e dalla corrispondenza tra i virus contenuti nel vaccino e quelli che sono in circolazione.

Ma qual è il periodo ideale e quando bisogna fare il vaccino antinfluenzale per proteggersi al meglio? Gli esperti consigliano di effettuarlo durante il periodo autunnale – dal mese di ottobre fino all’inizio del mese di dicembre – per far sì che esso sia più efficace nella fase di maggior circolazione del virus, ossia l’inverno.

Il nostro corpo, infatti, impiega circa due settimane a riconoscere i virus contenuti nel vaccino. Dopo questi 14 giorni di “allenamento”, il sistema immunitario sarà adeguatamente preparato.

Ma, una volta somministrato, quanto dura il vaccino antinfluenzale? La protezione sarà efficace per circa 6-8 mesi: per questo, farlo in autunno, garantisce una copertura per tutta la stagione fredda.

Covid e vaccino antinfluenzale: la doppia immunizzazione è consigliata?

In molti casi ci si chiede anche se è il caso di abbinare alla somministrazione del vaccino antinfluenzale, quella del vaccino anti-covid. La risposta è sì: infatti, vista la continua diffusione  delle varianti del Covid-19, gli esperti consigliano fortemente la doppia immunizzazione, soprattutto per proteggere le fasce maggiormente a rischio di complicanze gravi come gli anziani e i soggetti fragili.

Studi, infatti, hanno osservato che l’effetto combinato ci proteggerebbe di più dal rischio di contrarre forme gravi di Covid.

Quali sono i possibili effetti collaterali e come curare i sintomi influenzali senza rischi?

In generale, gli effetti collaterali del vaccino antinfluenzale più comuni includono dolore, arrossamento o gonfiore nel punto dove è stato effettuata l’iniezione, lieve mal di testa, febbre, nausea e stanchezza. Per fortuna, sono state raramente rilevate reazioni allergiche potenzialmente pericolose.

Può sempre accadere, comunque, di accusare qualche classico sintomo influenzale, come colpi di tosse, naso chiuso, dolori muscolari e così via che è possibile curare senza particolari problemi assumendo i farmaci da banco. Tra i più efficaci annoveriamo le compresse di Efferalgan a base di paracetamolo  o le bustine di Aspirina, utili per alleviare febbre o naso chiuso. Se invece è la tosse a dare fastidio, sarà sufficiente assumere un sedativo per la tosse come lo sciroppo Vicks.

Ora che sai quando fare il vaccino antinfluenzale, se hai bisogno di ulteriori consigli contattaci, oppure visita il catalogo online: troverai numerosi rimedi per i classici malanni di stagione e molto altro.