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Ferritina alta

Cosa si intende per ferritina alta

La ferritina è una proteina fondamentale per l'organismo, responsabile dell'immagazzinamento del ferro nelle cellule. Quando i suoi livelli nel sangue superano i valori normali (15-150 ng/mL nelle donne e 30-400 ng/mL negli uomini), si parla di ferritina alta o iperferritinemia. Questo parametro è particolarmente importante perché riflette le riserve di ferro nell'organismo e può essere un indicatore di diverse condizioni patologiche che richiedono attenzione medica.

La ferritina svolge un ruolo cruciale nel metabolismo del ferro, proteggendo le cellule dal suo effetto ossidante e mantenendolo disponibile per le necessità dell'organismo. Quando i suoi livelli aumentano, può essere il segnale di un accumulo eccessivo di ferro nei tessuti, una condizione nota come emocromatosi, oppure di uno stato infiammatorio in corso. La ferritina è infatti anche una proteina della fase acuta dell'infiammazione, e i suoi livelli possono aumentare in risposta a processi infiammatori o infettivi.

La valutazione dei livelli di ferritina deve essere sempre accompagnata dall'analisi di altri parametri del metabolismo del ferro, come la sideremia, la transferrina e l'indice di saturazione della transferrina. Questa valutazione completa permette di distinguere tra un reale sovraccarico di ferro e altre condizioni che possono causare un aumento della ferritina. 

Cause della ferritina alta

L'aumento della ferritina può essere dovuto a diverse condizioni. L'emocromatosi ereditaria è una delle cause principali della ferritina alta, caratterizzata da un eccessivo assorbimento intestinale del ferro che porta al suo accumulo progressivo negli organi. Le malattie infiammatorie croniche, come l'artrite reumatoide e le malattie autoimmuni, possono causare un aumento della ferritina come parte della risposta infiammatoria. Anche le patologie epatiche, come l'epatite cronica e la cirrosi, sono frequentemente associate a livelli elevati di ferritina, così come l'abuso di alcol e alcune forme di anemia.

Lo stress ossidativo, l'obesità e la sindrome metabolica sono altre condizioni che possono influenzare i livelli di ferritina. In alcuni casi, l'aumento può essere legato a infezioni acute o croniche, dove la ferritina aumenta come parte della risposta dell'organismo all'infezione.

Sintomi della ferritina alta

I sintomi legati all'aumento della ferritina sono spesso correlati alla causa sottostante e all'eventuale accumulo di ferro negli organi. Nelle fasi iniziali, l'iperferritinemia può essere asintomatica e venire scoperta solo attraverso esami del sangue di routine. Con il progredire della condizione, soprattutto nei casi di accumulo cronico di ferro, possono manifestarsi diversi sintomi che variano in base agli organi maggiormente interessati.

I principali sintomi associati alla ferritina alta includono:

  • Stanchezza cronica e debolezza
  • Dolori articolari diffusi
  • Alterazioni della pigmentazione cutanea
  • Disturbi digestivi e dolori addominali
  • Perdita dell'appetito
  • Difficoltà di concentrazione
  • Alterazioni del ritmo cardiaco
  • Problemi epatici
  • Disturbi endocrini
  • Sensazione di malessere generale

La persistenza di livelli elevati di ferritina nel tempo può portare a complicanze serie a carico di diversi organi. Il ferro in eccesso può accumularsi nel fegato causando cirrosi, nel pancreas provocando diabete, nel cuore causando problemi cardiaci, e nelle articolazioni provocando artrite. 

Come abbassare i valori di ferritina alta nel sangue

Il trattamento della ferritina alta dipende dalla causa sottostante e può richiedere diversi approcci. Nei casi di emocromatosi o sovraccarico di ferro, la terapia principale consiste in salassi periodici per ridurre le riserve di ferro nell'organismo. In altre situazioni, come nelle malattie infiammatorie, il trattamento si concentra sulla gestione della patologia di base. In alcuni casi possono essere necessari farmaci chelanti del ferro per favorire la sua eliminazione.

Alcuni accorgimenti alimentari e integratori potrebbero supportare la gestione dei livelli di ferritina. Limitare il consumo di alimenti ricchi di ferro e di alcol può essere utile. Integratori a base di curcuma, tè verde o estratti di cardo mariano potrebbero aiutare a proteggere il fegato. La vitamina C, se non controindicata, dovrebbe essere assunta lontano dai pasti per non aumentare l'assorbimento del ferro. È fondamentale consultare sempre il proprio medico prima di modificare la dieta o iniziare qualsiasi integrazione.

Un follow-up periodico con esami del sangue permette di valutare l'efficacia del trattamento e prevenire eventuali complicanze. Per ricevere supporto e consigli personalizzati sulla gestione dei tuoi valori, affidati a Meafarma. I nostri farmacisti sono pronti ad ascoltarti e a guidarti nel tuo percorso di cura.