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Entecavir

Che cosa è Entecavir e a cosa serve

Entecavir è un farmaco antivirale specifico utilizzato per trattare l'infezione cronica da virus dell'epatite B, una malattia che colpisce il fegato e può causare danni progressivi nel tempo. Entecavir viene prescritto quando una persona ha l'epatite B cronica attiva, condizione caratterizzata da livelli elevati di virus nel sangue e segni di infiammazione epatica. Il farmaco trova applicazione sia in pazienti che non hanno mai ricevuto trattamenti antivirali sia in quelli che hanno sviluppato resistenza ad altri farmaci. La sua efficacia nel ridurre la carica virale e nel migliorare i parametri di funzionalità epatica lo rende uno dei pilastri nella gestione dell'epatite B.

L'utilizzo di Entecavir si estende alla prevenzione della progressione della malattia epatica verso forme più gravi come la cirrosi e il tumore del fegato. Il farmaco viene utilizzato per controllare l'infezione in pazienti che necessitano di terapie immunosoppressive per altre condizioni, prevenendo la riattivazione virale. In alcuni casi, Entecavir trova applicazione nel trattamento di pazienti coinfetti con HIV e virus dell'epatite B, sempre in combinazione con terapia antiretrovirale. 

Come funziona il farmaco Entecavir

Entecavir agisce interferendo con la capacità del virus dell’epatite B di replicarsi all’interno delle cellule epatiche. Il farmaco impedisce al virus di moltiplicarsi, rallentando così la diffusione dell’infezione nel corpo. In modo semplice, Entecavir blocca un enzima fondamentale per la produzione del materiale genetico virale, limitando l’aumento della quantità di virus attivo. Questo meccanismo favorisce la riduzione del danno al fegato e permette una migliore gestione della malattia. L’effetto terapeutico non è immediato, ma emerge gradualmente con la regolarità della somministrazione.

Dopo l'assunzione orale a stomaco vuoto, Entecavir viene assorbito rapidamente nell'intestino e raggiunge le concentrazioni massime nel sangue dopo circa un'ora. Il farmaco si distribuisce bene in tutto il corpo, penetrando efficacemente nelle cellule del fegato dove è necessaria la sua azione. A differenza di molti altri farmaci, Entecavir non viene metabolizzato significativamente dal fegato ma viene eliminato principalmente attraverso i reni in forma pressoché invariata. 

L'emivita del farmaco è di circa 128-149 ore nelle cellule epatiche, permettendo un effetto prolungato con una singola dose giornaliera. Questa lunga permanenza nelle cellule garantisce un'inibizione continua della replicazione virale. L'eliminazione renale richiede aggiustamenti di dose in pazienti con problemi ai reni.

Perché assumere Entecavir

L'assunzione di Entecavir diventa fondamentale quando una persona ha l'epatite B cronica e presenta segni di danno epatico progressivo che, se non trattati, potrebbero portare a complicanze gravi. Questo farmaco offre la possibilità di controllare efficacemente l'infezione virale, riducendo l'infiammazione del fegato e prevenendo la progressione verso cirrosi o cancro epatico. 

I principali vantaggi dell'utilizzo di Entecavir includono:

  • Riduzione rapida e significativa della carica virale nel sangue
  • Miglioramento dei valori delle transaminasi e della funzione epatica
  • Rallentamento o arresto della progressione verso cirrosi
  • Riduzione del rischio di sviluppare tumore al fegato
  • Elevata barriera genetica alla resistenza virale
  • Profilo di sicurezza favorevole con pochi effetti collaterali
  • Possibilità di prevenire la trasmissione del virus

L'integrazione di Entecavir in un programma di gestione dell'epatite B cronica rappresenta un passo fondamentale per proteggere la salute del fegato nel lungo periodo. Il farmaco non elimina completamente il virus dall'organismo ma lo mantiene sotto controllo, prevenendo i danni che causerebbe se lasciato libero di replicarsi. 

Quando è consigliata la somministrazione del farmaco Entecavir

Entecavir viene prescritto quando una persona presenta un'infezione cronica da virus dell'epatite B con evidenza di attività virale e infiammazione epatica documentata attraverso esami del sangue e biopsia. Il farmaco risulta indicato per pazienti con livelli elevati di DNA virale nel sangue e transaminasi aumentate, segni che il virus sta danneggiando attivamente il fegato. L'indicazione è forte per persone con cirrosi compensata o segni precoci di fibrosi epatica che richiedono un trattamento immediato per prevenire il peggioramento. Entecavir viene raccomandato anche per pazienti che devono iniziare terapie immunosoppressive per altre malattie, proteggendo il fegato dalla riattivazione virale. La prescrizione considera sempre l'età del paziente, la gravità del danno epatico e la presenza di altre condizioni mediche. Il farmaco viene scelto quando è necessario un controllo potente e duraturo della replicazione virale.

L'indicazione diventa prioritaria in presenza di segni clinici di cirrosi come ascite, varici esofagee o ridotta funzione di sintesi epatica. Entecavir viene prescritto anche per donne in età fertile che pianificano una gravidanza, preferito per il profilo di sicurezza superiore. Il medico valuta sempre la funzione renale prima di iniziare la terapia e durante il follow-up. 

Effetti collaterali di Entecavir

Entecavir presenta generalmente un profilo di tollerabilità favorevole, ma può causare alcuni effetti collaterali che variano in frequenza e intensità tra i pazienti. Gli effetti più comuni includono mal di testa, affaticamento e sensazione di debolezza che possono manifestarsi durante le prime settimane di trattamento. 

Gli effetti collaterali di Entecavir possono includere:

  • Mal di testa e sensazione di stanchezza persistente
  • Vertigini e capogiri occasionali
  • Nausea e disturbi digestivi lievi
  • Diarrea o dolori addominali
  • Alterazioni temporanee degli enzimi epatici
  • Debolezza muscolare e affaticamento
  • Insonnia o disturbi del sonno
  • Eruzioni cutanee lievi

La gestione degli effetti collaterali di Entecavir richiede monitoraggio clinico regolare con controlli periodici della funzione epatica e renale ogni 3-6 mesi. È fondamentale assumere il farmaco sempre alla stessa ora ogni giorno, preferibilmente a stomaco vuoto, per garantire assorbimento ottimale ed efficacia massima. Non bisogna mai interrompere bruscamente il trattamento senza supervisione medica, poiché questo può causare una pericolosa riacutizzazione dell'epatite.

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