Spedizioni gratuite su
ordini superiori a 79.90€

Assistenza clienti

20 gennaio 2023
Consigli di viaggio: come superare gli effetti del jet lag e quanto dura

Consigli di viaggio: come superare gli effetti del jet lag e quanto dura

SOS jet lag: quanto dura la “sindrome da fuso orario” e come affrontarla

Stai pensando di pianificare un viaggio molto lungo, ma amici e conoscenti ti prospettano gli scenari peggiori sugli effetti che possono causare le tante ore di volo?

Viaggiare attraverso i fusi orari può essere un'esperienza emozionante, ma spesso porta con sé un effetto collaterale non proprio piacevole: in particolare, uno dei più temuti è la disritmia, termine tecnico che indica quello che è comunemente conosciuto come jet lag o “sindrome del fuso orario”, ovvero il fastidioso effetto collaterale che colpisce chi attraversa i meridiani del globo viaggiando in aereo.

 Una cosa certa è che quanti più fusi attraverserai, tanto più è probabile che ne soffrirai: scopriamo allora nello specifico gli effetti del jet leg, quanto dura e come prevenirne e alleviarne i sintomi.

Cos’è il jet lag e quali sintomi provoca nel post-viaggio?

Il motivo per cui dopo un lungo viaggio in aereo ci si può sentire deboli, irritabili e stanchi è principalmente l’alterazione del ritmo circadiano, ossia del ciclo vitale che sviluppiamo durante le 24 ore della giornata, in base agli stimoli esterni che riceve l’organismo.

Infatti, è la luce solare a regolare il susseguirsi “intorno al giorno” (dal latino circa diem) e riveste una grande importanza, in quanto regola il ciclo sonno-veglia e le funzioni vitali, permettendoci di godere dei benefici del riposo.

Dunque, il jet lag può essere tranquillamente identificato come una sindrome che si manifesta quando s’intraprende un viaggio di diverse ore, oltrepassando almeno 2 fusi orari. È in queste occasioni che la normale routine quotidiana subisce una modifica e si ha uno sfasamento del ritmo che stabilisce gli orari di veglia e di sonno.

In pratica, non c’è più sincronia tra stimoli esterni e programmazione dei ritmi biologici. Ciò manda in confusione l’organismo che, disorientato, non sa più come recuperare il tempo perso o adeguare quello in eccesso. È naturale, quindi, che in queste condizioni gli effetti del jet lag si manifestino in un generale malessere dell’organismo i cui sintomi tipici possono essere:

  • disturbi allo stomaco
  • emicrania
  • lacrimazione eccessiva
  • lentezza nei movimenti
  • nausea
  • secchezza delle fauci
  • stanchezza improvvisa

Jet lag: quando dura solitamente e perché verso est è più stancante?

I fattori che incidono sull’orologio biologico sono diversi e l’adattamento agli stimoli muta da individuo a individuo.  Influiscono l’età, il sesso e la costituzione fisica. Queste variabili determinano un recupero più o meno veloce, assieme alla direzione del viaggio: sì, perché è più facile superare il jet lag quando si va da est verso ovest, in quanto la luce del sole facilita la sincronizzazione dei nuovi ritmi. Al contrario, verso est le giornate si accorciano e costringono il nostro corpo ad adattarsi a un ciclo di luce/giorno più breve.

Puoi anche calcolare quanti giorni dovresti impiegare per adattarti al fuso orario; la sincronizzazione dell’organismo ai nuovi orari, infatti, necessita di alcuni giorni per completarsi e ogni giorno il corpo umano recupera dai 60 ai 90 minuti.

4 consigli su come ridurre gli effetti del jet lag da fuso orario

Comunque, soprattutto se il tuo viaggio intercontinentale non è così lungo e vuoi accelerare i tempi di recupero dal jet lag, è possibile farlo con piccoli accorgimenti e alcuni aiuti naturali per scongiurare i sintomi da mal di viaggio.

  • Viaggiare di notte. La soluzione ideale per ridurre al minimo gli effetti del jet leg è viaggiare di notte in modo da poter riposare il numero di ore fisiologicamente necessarie in volo e svegliarsi all’atterraggio in un paese in cui è pieno giorno.
  • Evitarecibi pesanti e bere molto. Seguire questi consigli durante il volo permette per tenere il corpo idratato. È opportuno anche evitare bevande eccitanti come alcol e caffeina che alterano i ritmi del sonno e aggravano i sintomi del jet lag.
  • Riposare in volo. Durante il viaggio è bene cercare di riposare e, se possibile, dormire. Sono molto utili le mascherine per gli occhi e i tappi per le orecchie.
  • Adattamento graduale. Una volta a destinazione, se la situazione lo permette, è opportuni adattarsi gradualmente al “nuovo” orario. Ricorda che la luce è un potente regolatore del ritmo circadiano; quindi, cerca di esporti alla luce naturale nella tua destinazione durante il giorno, specialmente al mattino, per aiutare il tuo corpo ad adattarsi al nuovo fuso orario.

Jet lag e melatonina: il miglior rimedio per ripristinare il ritmo sonno-veglia

Se il tuo viaggio è particolarmente lungo e stressante (ad esempio se si attraversano più di 5 fusi orari), puoi anche ridurre gli effetti del jet lag grazie alla melatonina: si tratta di un ormone secreto dalla ghiandola pineale (epifisi) che si trova alla base del cervello e che, se impiegata correttamente, ri-sicronizza l’orologio biologico, aiutando a ripristinare il giusto ritmo sonno veglia introdotto dal cambio di fuso orario

Puoi assumere l’ormone del sonno attraverso integratori come le compresse di Armonia Fast oppure le gocce di melatonina Enason nel formato da 30ml, che puoi tranquillamente portare nel tuo bagaglio a mano.

Puoi provare anche Novanight in compresse o bustine, pratiche da sciogliere in acqua anche durante il volo. In alternativa, efficace e piacevole da sorseggiare è la tisana con melatonina, camomilla, melissa e magnesio.

Ora che sai di più sul jet lag, quando dura e come combatterne i sintomi, consulta il catalogo di Meafarma oppure contattaci per avere maggiori informazioni: un esperto risponderà a tutte le tue domande.