Sindrome premestruale, come riconoscerla e debellarla

Un disturbo “recente”: ecco i sintomi della sindrome premestruale e come affrontarla

Per secoli l’irritabilità, gli sbalzi d’umore e i diversi disturbi fisici che colpiscono in fase premestruale sono stati accettati con rassegnazione dalle donne. Finalmente, negli anni ’50, qualcosa è cambiato e si è iniziato a parlare di Premestrual Syndrome, riconosciuta nella sua complessità nel 1994.

Ma come riconoscere i sintomi della sindrome premestruale e quali sono i rimedi più efficaci? Se anche tu sei sopraffatta da diversi tipi di emozioni, accusi stanchezza e provi dolore prima delle mestruazioni, ecco qualche consiglio utile.

Cosa si intende con sindrome premestruale e le possibili cause

Con sindrome premestruale ci si riferisce a quell’insieme di sintomi fisici e psichici che si manifestano in molte donne in età fertile prima dell’arrivo delle mestruazioni. Ma quali sono le cause?

I fattori coinvolti nell’origine dei sintomi della sindrome premestruale non sono ancora del tutto chiari, ma sono state avanzate diverse ipotesi legate alle variazioni ormonali che avvengono durante il ciclo mestruale. In particolare, si pensa che possano derivare dal deficit di progesterone registrato in fase luteinica, successiva all’ovulazione, e da uno sbalzo nel livello ormonale di estrogeni e progesterone che influenzano la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore.

Sindrome premestruale: quando inizia, quanto dura e i sintomi più comuni

I sintomi della sindrome premestruale sono diversi da donna a donna, sia per intensità che per durata, e possono variare a seconda dello stato psicologico e di salute generale. In linea generale, i disturbi si manifestano nei 7-14 giorni precedenti al ciclo mestruale e scompaiono con il suo arrivo.

I sintomi possono essere suddivisi in:

Fisici

• Gonfiore addominale
• Cefalea
• Aumento del peso
• Gonfiore delle estremità
• Dolore articolare e muscolare
• Mastodinia (dolore al seno)

Emotivi

• Scoppi di collera
• Depressione
• Ansia
• Irritabilità
• Ritiro sociale
• Confusione

Per diagnosticare la sindrome premestruale, una donna deve presentare almeno un sintomo emotivo e uno fisico nei cinque giorni antecedenti al ciclo mestruale, per tre mesi consecutivi.

Alimentazione, sport e integratori! I rimedi per affrontare la sindrome premestruale

La sindrome premestruale è un disturbo molto diffuso tra le donne: secondo alcune ricerche, una donna su tre soffre ne soffre. Per alcune, i sintomi sono lievi e transitori, per altre invece sono più gravi e invalidanti. In questi casi, si parla di sindrome premestruale grave, che richiede l’intervento del medico e l’uso di farmaci specifici.

Tuttavia, quando i disturbi sono lievi, è possibile alleviarli con alcuni rimedi naturali.

La dieta, per esempio, può avere effetti benefici, soprattutto se varia ed equilibrata, ricca di frutta, verdura, e alimenti ricchi di antiossidanti e minerali essenziali come calcio, magnesio, ferro e vitamina B6, che aiutano a combattere la stanchezza mentale e  a stimolare la sintesi di serotonina.

Inoltre, svolgere attività motoria regolarmente aiuta a  rilassare la muscolatura, a stimolare la circolazione sanguigna e ossigenare al meglio il cervello, con effetti benefici sulla produzione delle endorfine, le sostanze chimiche responsabili della sensazione di benessere e felicità.

In caso di sintomi più acuti, si possono considerare anche integratori naturali, come le capsule di agnocasto, una pianta nota per le sue  proprietà calmanti e sedative, che aiuta a regolare il ciclo mestruale e a ridurre  stimoli sessuali, irritabilità e nervosismo.

Ottimi anche gli integratori a base di magnesio carbonato e acido citrico, come l’integratore Mag2 in bustine, che aiuta a contrastare ansia, stress, stanchezza e tensioni muscolari. Infine, integratori generici di minerali e vitamine, possono aiutare a mantenere in equilibrio il benessere fisico ed emotivo.

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